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硫必利注射液Sereprile(Tiapride Hydrochloride Injection)

2013-08-16 11:43:38  作者:新特药房  来源:互联网  浏览次数:104  文字大小:【】【】【
简介:【中文品名】硫必利【药效类别】抗精神失常药>舒必利类【通用药名】TIAPRIDE【别  名】Delpral, Gramalil, Neuropi, Normagit, Porfanil, Pridal, Sereprile, Tiapridal, Tiapridex, Tiaprizal【化学名称】 B ...

【中文品名】硫必利
【药效类别】抗精神失常药>舒必利类
【通用药名】TIAPRIDE
【别  名】Delpral, Gramalil, Neuropi, Normagit, Porfanil, Pridal, Sereprile, Tiapridal, Tiapridex, Tiaprizal
【化学名称】 Benzamide, [N-(2-diethylamino)ethyl]-2-methoxy-5-(methylsulfonyl)-
【CA登记号】[51012-32-9]
【结 构 式】

【分 子 式】C15H24N2O4S
【分 子 量】328.43
【收录药典】
【开发单位】Sanofi-Synthelabo
【首次上市】1975年,比利时
【性  状】
【用  途】
  精神抑制药,适用于许多中脑边缘系统紊乱,包括神经性头痛、神经肌肉疼痛、急性酒精中毒、舞蹈病和焦虑不安等。
药理作用
本品为神经精神安定药,对中脑边缘系统多巴胺能D2受体亢进有阴滞作用,实验表明,本品有对抗运动障碍、镇痛、抗焦虑作用和对抗酒精中毒所致神经精神症状的作用。本品对小鼠肌注LD50=891mg/kg,静注LD50=179mg/kg。
药代动力学
本品吸收迅速,肌内注射1小时后血药浓度即达峰值。在体内分布迅速,符合药代动力学的线性二室模型,每日三次给药后24-48小时血药浓度即达稳态,与血浆蛋白结合率很低,平均清除半衰期为3小时,主要以原形随尿排出。
用法与用量 静脉注射或5%葡萄糖或生理盐水稀释后静脉滴注,一次1支-2支,一日2支-6支。用量宜自小剂量逐渐递增。静脉注射应缓慢。
不良反应
治疗量不良反应轻微,可有嗜睡、口干、头昏、乏力、便秘等。偶见锥体外系副反应如震颤、静坐不能等,罕见暂时性闭经、溢乳。一般停药或减量均可自行消失。个别对本品高度敏感的患者,可能发生重度锥体外系副反应,必要时可用抗胆碱能药物如东莨菪碱治疗即可迅速缓解。
禁    忌
嗜铬细胞瘤、不稳定性癫病。
注意事项
有严重肝、肾功能损害患者,白细胞减少或造血功能不良患者,驾驶车辆或操纵机器人员慎用。
孕妇及哺乳期妇女用药
1动物实验没有证明有致畸作用,由于缺少临床数据,没有妇女怀孕期间对胎儿影响的数据报道。由于母亲长期使用盐酸硫必利,新生儿偶有锥体外系副反应的报道,孕妇及哺乳期妇女不推荐使用本品。
儿童用药
对老年人要小心使用,对严重的心血管病人,由于血液动力学改变,可能产生低血压。建议从小剂量开始使用。
药物相互作用
与催眠药、中枢神经抑制药有协同作用,需减量使用。
规    格
2ml:100mg(以硫必利计)
贮    藏
遮光、密闭保存。


Sereprile*Iniet 10f 100mg/2ml Preparazione Iniettabile


CATEGORIA FARMACOTERAPEUTIC
A
Neurolettico, benzamide.
INDICAZIONI
Movimenti involontari, in particolare coreici. Quadri ipercinetici ditipo funzionale. Sindromi cefalalgiche ad eziologia diversa. Disturbidel comportamento con agitazione ed ansia nell'etilismo acuto e cronico e nell'anziano. Alterazioni della motilita' gastro-intestinale. Discinesie gastro-intestinali.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Concomitanti tumori prolattino-dipendenti e cancro del seno. Feocromocitoma: in pazienti con feocromocitoma sono stati segnalati gravi episodi di ipertensione durante il trattamento con antidopaminergici, includendo alcune benzamidi. Pertanto la prescrizione del farmaco e' controindicata in pazienti con feocromocitoma, accertato o presunto. Associazione con levodopa.
POSOLOGIA
La posologia e la via di somministrazione vanno adattate in base al tipo ed alla gravita' del quadro clinico, sotto il diretto controllo delMedico. Nell'adulto, nelle forme di etilismo acuto sino a 4-8 fiale al giorno (una fiala ogni 4-6 ore ), nelle manifestazioni dell'etilismocronico 1-2 compresse al giorno. Nei disturbi del comportamento dell'anziano: negli stati di agitazione acuta 3-4 fiale al giorno, con riduzione progressiva della posologia a risultato terapeutico acquisito; nelle forme croniche 1-2 compresse al giorno. Nei movimenti involontari3 compresse o 3 fiale al giorno a seconda della gravita' della sintomatologia. Tale posologia puo' essere aumentata fino a 6 compresse o 6fiale al giorno. Cefalalgie: 1-3 compresse al giorno, aumentabili sinoa 4 compresse nei casi piu' gravi. Nel trattamento di pazienti anziani la posologia deve essere attentamente stabilita dal Medico che dovra' valutare una eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati. Insufficienza renale. La dose deve venire ridotta in funzione della clearancedella creatinina: 75% della dose normale per una clearance della creatinina compresa tra 30-60 ml/min; 50% della dose normale per una clearance della creatinina compresa tra 10-30 ml/min; 25% della dose normaleper una clearance della creatinina inferiore a 10 ml/min.
AVVERTENZE
Usare con cautela nei pazienti con malattie cardiovascolari o con unastoria famigliare di prolungamento del QT. Evitare una terapia concomitante con altri neurolettici. Come con altri neurolettici puo' insorgere la Sindrome Neurolettica Maligna (S.N.M.) caratterizzata da ipertermia, rigidita' muscolare, acinesia, disturbi vegetativi (irregolarita'del polso e della pressione arteriosa, sudorazione, tachicardia, aritmia); alterazioni dello stato di coscienza che possono progredire finoallo stupore e al coma. In caso di S.N.M. o di ipertermia di originesconosciuta, il trattamento con tiapride deve venire sospeso si deve istituire una terapia sintomatica intensiva (particolare cura deve essere posta nel ridurre l'ipertermia e nel correggere la disidratazione).Qualora venisse ritenuta indispensabile la ripresa del trattamento, il paziente deve essere attentamente monitorato. Particolare precauzione dovrebbe essere osservata quando il farmaco e' somministrato ad altedosi, per esempio nel trattamento dell'alcoolismo. Prolungamento dell'intervallo QT: la Tiapride puo' indurre il prolungamento dell'intervallo QT. Com'e' noto questo effetto potenzia il rischio di aritmia ventricolare grave come la torsione di punta. Prima della somministrazionee, se possibile in accordo con il quadro clinico del paziente, e' raccomandato monitorare i fattori che possono favorire l'insorgenza di disordini del ritmo come ad esempio: bradicardia, meno di 55 battiti alminuto (bpm), squilibrio degli elettroliti in particolare ipokaliemia,prolungamento congenito dell'intervallo QT, trattamenti in corso confarmaci che producono bradicardia pronunciata (<55 bpm), squilibrio degli elettroliti, diminuzione della conduzione intracardiaca o prolungamento dell'intervallo QT. Durante la somministrazione parenterale, specie se endovenosa, tenersi pronti a fronteggiare eventuali casi di ipovolemia od ipotensione ortostatica. Tiapride non deve venire utilizzata, se non in casi eccezionali, in pazienti con morbo di Parkinson. I neurolettici possono abbassare la soglia epilettogena benche' tale effetto non sia stato valutato con tiapride. Pertanto i pazienti epilettici devono venire attentamente monitorati durante la terapia con tiapride. In caso di insufficienza renale la dose di tiapride deve venire ridotta. Somministrare con cautela in pazienti con affezioni cardiovascolari gravi (alterazioni emodinamiche, particolarmente ipotensione). Neipazienti anziani, tiapride, come gli altri neurolettici deve venire utilizzata con particolare cautela, per il possibile rischio di sedazione e ipotensione. In studi clinici randomizzati versus placebo condotti in una popolazione di pazienti con demenza trattati con alcuni antipsicotici atipici e' stato osservato un aumento di circa tre volte delrischio di eventi cerebrovascolari. Il meccanismo di tale aumento delrischio non e' noto. Non puo' essere escluso un aumento del rischio per altri antipsicotici o in altre popolazioni di pazienti. Sereprile deve essere usato con cautela in pazienti con fattori di rischio per stroke.
INTERAZIONI
Quando i neurolettici sono somministrati in concomitanza con farmaci che prolungano il QT, il rischio di insorgenza di aritmie aumenta. Associazioni controindicate. Levodopa: per antagonismo reciproco tra levodopa e neurolettici. Non somministrare levodopa in pazienti con sintomiextrapiramidali da neurolettici. Qualora fosse necessario impiegare un neurolettico in pazienti parkinsoniani trattati con levodopa, somministrare clopromazina o levopromazina. Non somministrare in concomitanza con farmaci che determinano alterazioni degli elettroliti. Alcool: l'alcool potenzia l'effetto sedativo dei neurolettici. Evitare l'assunzione di bevande alcoliche e di farmaci contenenti alcool. Associazionecon i seguenti farmaci che possono indurre torsione di punta o prolungamento dell'intervallo QT: farmaci che inducono bradicardia come beta-bloccanti, bloccanti dei canali del calcio che inducono bradicardia come diltiazem e verapamil, clonidina, guanfacina e digitalici. Farmaciche provocano uno squilibrio degli elettroliti in particolare ipokaliemia: diuretici, lassativi stimolanti, amfotericina B e.v., glicocorticoidi, tetracosactidi. L'ipokaliemia deve essere corretta. Antiaritmici della classe Ia come chinidina, disopiramide. Antiaritmici della classe III come amiodarone, sotalolo. Altri farmaci come pimozide, sutopride, aloperidolo, tioridazina, metadone, mipramina, antidepressivi, litio, bepridil, cisapride, eritromicina e.v., vincamicina e.v., alofantrina, pentamidina, sparfloxacina. Associazioni che richiedono particolare attenzione. Farmaci che deprimono l'attivita' del Sistema NervosoCentrale: derivati dalla morfina (analgesici e antitosse) la maggior parte degli antiistaminici anti-H1, barbiturici, benzodiazepine, tranquillanti non benzodiazepinici, anestetici, analgesici, clonidina e derivati. Puo' potenziare l'azione dei farmaci antiipertensivi, con un aumentato rischio di ipotensione posturale.
EFFETTI INDESIDERATI
Gli effetti indesiderati di seguito riportati sono quelli osservati nei trias clinici (tra parentesi le relative percentuali) o derivano dalle osservazioni spontanee post-marketing. Effetti avversi con incidenza >= 5% e almeno dell1% superiore all'incidenza degli effetti da placebo: astenia/affaticamento (9.4%); sonnolenza, sedazione, insonnia (6.6%). Effetti avversi con incidenza >= 2% e almeno dell'1% superiore all'incidenza degli effetti da placebo: insonnia (4.4%), agitazione (3.7%), indifferenza (2.8%), capogiro/vertigini (2.6%), mal di testa (2%).Inoltre, sono stati riportati, provenienti da segnalazioni spontanee oda alcune sperimentazioni cliniche, anche altri effetti avversi: sintomi extrapiramidali e disordini correlati: parkinsonismo e sintomi correlati: tremore (2.3%), ipertonia, ipocinesia (1.2%), ipersalivazione(1.2%), discinesie acute e distonie (torcicollo spasmodico, crisi oculogire, trisma), acatisia (0.9%). Questi sintomi sono in genere reversibili dopo somministrazione di farmaci antiparkinson. Iperprolattinemiae disordini correlati < 0,2%: galattorrea, amenorrea, ginecomastia, aumento del seno e dolore al seno, frigidita' e impotenza. Casi sporadici dei seguenti eventi avversi provenienti unicamente da segnalazionispontanee: aumento del peso, discinesia tardiva (caratterizzata da movimenti ritmici involontari soprattutto della lingua e/o del viso) riportata, come per tutti i neurolettici, dopo somministrazione di tiapride per piu' di tre mesi. La somministrazione di un farmaco antiparkinson e' inefficace e puo' indurre un aggravamento dei sintomi. Sindrome Neurolettica Maligna comune a tutti i neurolettici. Alterazioni cardiache: frequenza non nota: prolungamento del QT, aritmia ventricolare come torsione di punta, tachicardia ventricolare, che possono portare a fibrillazione ventricolare o arresto cardiaco e morte. Sono stati osservati con Sereprile o altri farmaci della stessa classe casi rari di prolungamento del QT, aritmie ventricolari come torsione di punta, tachicardia ventricolare
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Durante la gravidanza il farmaco deve essere utilizzato soltanto in caso di effettiva necessita' e sotto il diretto controllo del Medico. Nei nati da madri trattate per lunghi periodi con alte dosi di neurolettici, sono stati descritti rari casi di sindromi extrapiramidali. Pertanto si deve usare cautela in caso di prescrizione durante la gravidanza. ? consigliabile monitorare la funzionalita' neurologica e gastrointestinale in caso di trattamento associato con farmaci antiparkinson. Tale monitoraggio dovra' essere esteso anche al neonato. Se possibile al termine della gravidanza e' preferibile ridurre il dosaggio giornaliero sia dei neurolettici che dei farmaci antiparkinson a causa degli effetti atropino-simili di questi ultimi. Non essendo disponibili datirelativi al passaggio del farmaco nel latte materno, l'allattamento materno e' sconsigliabile in corso di trattamento.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Neurolettico, benzamide.
INDICAZIONI
Movimenti involontari, in particolare coreici. Quadri ipercinetici ditipo funzionale. Sindromi cefalalgiche ad eziologia diversa. Disturbidel comportamento con agitazione ed ansia nell'etilismo acuto e cronico e nell'anziano. Alterazioni della motilita' gastro-intestinale. Discinesie gastro-intestinali.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Concomitanti tumori prolattino-dipendenti e cancro del seno. Feocromocitoma: in pazienti con feocromocitoma sono stati segnalati gravi episodi di ipertensione durante il trattamento con antidopaminergici, includendo alcune benzamidi. Pertanto la prescrizione del farmaco e' controindicata in pazienti con feocromocitoma, accertato o presunto. Associazione con levodopa.
POSOLOGIA
La posologia e la via di somministrazione vanno adattate in base al tipo ed alla gravita' del quadro clinico, sotto il diretto controllo delMedico. Nell'adulto, nelle forme di etilismo acuto sino a 4-8 fiale al giorno (una fiala ogni 4-6 ore ), nelle manifestazioni dell'etilismocronico 1-2 compresse al giorno. Nei disturbi del comportamento dell'anziano: negli stati di agitazione acuta 3-4 fiale al giorno, con riduzione progressiva della posologia a risultato terapeutico acquisito; nelle forme croniche 1-2 compresse al giorno. Nei movimenti involontari3 compresse o 3 fiale al giorno a seconda della gravita' della sintomatologia. Tale posologia puo' essere aumentata fino a 6 compresse o 6fiale al giorno. Cefalalgie: 1-3 compresse al giorno, aumentabili sinoa 4 compresse nei casi piu' gravi. Nel trattamento di pazienti anziani la posologia deve essere attentamente stabilita dal Medico che dovra' valutare una eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati. Insufficienza renale. La dose deve venire ridotta in funzione della clearancedella creatinina: 75% della dose normale per una clearance della creatinina compresa tra 30-60 ml/min; 50% della dose normale per una clearance della creatinina compresa tra 10-30 ml/min; 25% della dose normaleper una clearance della creatinina inferiore a 10 ml/min.
AVVERTENZE
Usare con cautela nei pazienti con malattie cardiovascolari o con unastoria famigliare di prolungamento del QT. Evitare una terapia concomitante con altri neurolettici. Come con altri neurolettici puo' insorgere la Sindrome Neurolettica Maligna (S.N.M.) caratterizzata da ipertermia, rigidita' muscolare, acinesia, disturbi vegetativi (irregolarita'del polso e della pressione arteriosa, sudorazione, tachicardia, aritmia); alterazioni dello stato di coscienza che possono progredire finoallo stupore e al coma. In caso di S.N.M. o di ipertermia di originesconosciuta, il trattamento con tiapride deve venire sospeso si deve istituire una terapia sintomatica intensiva (particolare cura deve essere posta nel ridurre l'ipertermia e nel correggere la disidratazione).Qualora venisse ritenuta indispensabile la ripresa del trattamento, il paziente deve essere attentamente monitorato. Particolare precauzione dovrebbe essere osservata quando il farmaco e' somministrato ad altedosi, per esempio nel trattamento dell'alcoolismo. Prolungamento dell'intervallo QT: la Tiapride puo' indurre il prolungamento dell'intervallo QT. Com'e' noto questo effetto potenzia il rischio di aritmia ventricolare grave come la torsione di punta. Prima della somministrazionee, se possibile in accordo con il quadro clinico del paziente, e' raccomandato monitorare i fattori che possono favorire l'insorgenza di disordini del ritmo come ad esempio: bradicardia, meno di 55 battiti alminuto (bpm), squilibrio degli elettroliti in particolare ipokaliemia,prolungamento congenito dell'intervallo QT, trattamenti in corso confarmaci che producono bradicardia pronunciata (<55 bpm), squilibrio degli elettroliti, diminuzione della conduzione intracardiaca o prolungamento dell'intervallo QT. Durante la somministrazione parenterale, specie se endovenosa, tenersi pronti a fronteggiare eventuali casi di ipovolemia od ipotensione ortostatica. Tiapride non deve venire utilizzata, se non in casi eccezionali, in pazienti con morbo di Parkinson. I neurolettici possono abbassare la soglia epilettogena benche' tale effetto non sia stato valutato con tiapride. Pertanto i pazienti epilettici devono venire attentamente monitorati durante la terapia con tiapride. In caso di insufficienza renale la dose di tiapride deve venire ridotta. Somministrare con cautela in pazienti con affezioni cardiovascolari gravi (alterazioni emodinamiche, particolarmente ipotensione). Neipazienti anziani, tiapride, come gli altri neurolettici deve venire utilizzata con particolare cautela, per il possibile rischio di sedazione e ipotensione. In studi clinici randomizzati versus placebo condotti in una popolazione di pazienti con demenza trattati con alcuni antipsicotici atipici e' stato osservato un aumento di circa tre volte delrischio di eventi cerebrovascolari. Il meccanismo di tale aumento delrischio non e' noto. Non puo' essere escluso un aumento del rischio per altri antipsicotici o in altre popolazioni di pazienti. Sereprile deve essere usato con cautela in pazienti con fattori di rischio per stroke.
INTERAZIONI
Quando i neurolettici sono somministrati in concomitanza con farmaci che prolungano il QT, il rischio di insorgenza di aritmie aumenta. Associazioni controindicate. Levodopa: per antagonismo reciproco tra levodopa e neurolettici. Non somministrare levodopa in pazienti con sintomiextrapiramidali da neurolettici. Qualora fosse necessario impiegare un neurolettico in pazienti parkinsoniani trattati con levodopa, somministrare clopromazina o levopromazina. Non somministrare in concomitanza con farmaci che determinano alterazioni degli elettroliti. Alcool: l'alcool potenzia l'effetto sedativo dei neurolettici. Evitare l'assunzione di bevande alcoliche e di farmaci contenenti alcool. Associazionecon i seguenti farmaci che possono indurre torsione di punta o prolungamento dell'intervallo QT: farmaci che inducono bradicardia come beta-bloccanti, bloccanti dei canali del calcio che inducono bradicardia come diltiazem e verapamil, clonidina, guanfacina e digitalici. Farmaciche provocano uno squilibrio degli elettroliti in particolare ipokaliemia: diuretici, lassativi stimolanti, amfotericina B e.v., glicocorticoidi, tetracosactidi. L'ipokaliemia deve essere corretta. Antiaritmici della classe Ia come chinidina, disopiramide. Antiaritmici della classe III come amiodarone, sotalolo. Altri farmaci come pimozide, sutopride, aloperidolo, tioridazina, metadone, mipramina, antidepressivi, litio, bepridil, cisapride, eritromicina e.v., vincamicina e.v., alofantrina, pentamidina, sparfloxacina. Associazioni che richiedono particolare attenzione. Farmaci che deprimono l'attivita' del Sistema NervosoCentrale: derivati dalla morfina (analgesici e antitosse) la maggior parte degli antiistaminici anti-H1, barbiturici, benzodiazepine, tranquillanti non benzodiazepinici, anestetici, analgesici, clonidina e derivati. Puo' potenziare l'azione dei farmaci antiipertensivi, con un aumentato rischio di ipotensione posturale.
EFFETTI INDESIDERATI
Gli effetti indesiderati di seguito riportati sono quelli osservati nei trias clinici (tra parentesi le relative percentuali) o derivano dalle osservazioni spontanee post-marketing. Effetti avversi con incidenza >= 5% e almeno dell1% superiore all'incidenza degli effetti da placebo: astenia/affaticamento (9.4%); sonnolenza, sedazione, insonnia (6.6%). Effetti avversi con incidenza >= 2% e almeno dell'1% superiore all'incidenza degli effetti da placebo: insonnia (4.4%), agitazione (3.7%), indifferenza (2.8%), capogiro/vertigini (2.6%), mal di testa (2%).Inoltre, sono stati riportati, provenienti da segnalazioni spontanee oda alcune sperimentazioni cliniche, anche altri effetti avversi: sintomi extrapiramidali e disordini correlati: parkinsonismo e sintomi correlati: tremore (2.3%), ipertonia, ipocinesia (1.2%), ipersalivazione(1.2%), discinesie acute e distonie (torcicollo spasmodico, crisi oculogire, trisma), acatisia (0.9%). Questi sintomi sono in genere reversibili dopo somministrazione di farmaci antiparkinson. Iperprolattinemiae disordini correlati < 0,2%: galattorrea, amenorrea, ginecomastia, aumento del seno e dolore al seno, frigidita' e impotenza. Casi sporadici dei seguenti eventi avversi provenienti unicamente da segnalazionispontanee: aumento del peso, discinesia tardiva (caratterizzata da movimenti ritmici involontari soprattutto della lingua e/o del viso) riportata, come per tutti i neurolettici, dopo somministrazione di tiapride per piu' di tre mesi. La somministrazione di un farmaco antiparkinson e' inefficace e puo' indurre un aggravamento dei sintomi. Sindrome Neurolettica Maligna comune a tutti i neurolettici. Alterazioni cardiache: frequenza non nota: prolungamento del QT, aritmia ventricolare come torsione di punta, tachicardia ventricolare, che possono portare a fibrillazione ventricolare o arresto cardiaco e morte. Sono stati osservati con Sereprile o altri farmaci della stessa classe casi rari di prolungamento del QT, aritmie ventricolari come torsione di punta, tachicardia ventricolare
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Durante la gravidanza il farmaco deve essere utilizzato soltanto in caso di effettiva necessita' e sotto il diretto controllo del Medico. Nei nati da madri trattate per lunghi periodi con alte dosi di neurolettici, sono stati descritti rari casi di sindromi extrapiramidali. Pertanto si deve usare cautela in caso di prescrizione durante la gravidanza. ? consigliabile monitorare la funzionalita' neurologica e gastrointestinale in caso di trattamento associato con farmaci antiparkinson. Tale monitoraggio dovra' essere esteso anche al neonato. Se possibile al termine della gravidanza e' preferibile ridurre il dosaggio giornaliero sia dei neurolettici che dei farmaci antiparkinson a causa degli effetti atropino-simili di questi ultimi. Non essendo disponibili datirelativi al passaggio del farmaco nel latte materno, l'allattamento materno e' sconsigliabile in corso di trattamento.

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