部份中文阿仑单抗处方资料(仅供参考) CAMPATH®(阿仑单抗,欧洲商品名:MabCampath)注射静脉使用 最初批准:2001 生产商:Genzyme公司 适应症 CAMPATH(欧洲商品名:MabCampath)是1的CD52导向杀伤抗体作为单剂用于治疗B细胞慢性淋巴细胞白血病(B-CLL)。 剂量和用法 超过2小时的静脉输液管理。 升级推荐剂量为30毫克/天每周三次12周。 Premedicate口服抗组胺药和对乙酰氨基酚剂量前。 剂型和优势 30毫克/1毫升单用小瓶。 禁忌 没有。 注意事项: 血象: 获得全血细胞计数(CBC)和血小板计数在治疗及CD4细胞计数在治疗后每周一班,直至恢复到≥200个细胞/微升。 停止对自身免疫性疾病或严重的血液学不良反应。 感染: CAMPATH(MabCampath)导致严重的和长期的淋巴细胞和增加感染的风险。如果发生严重感染,隐瞒,直到感染治疗解析。 不要管理活病毒疫苗,最近收到CAMPATH的患者。 不良反应 最常见的不良反应(≥10%):血细胞减少,输液反应,巨细胞病毒(CMV)和其他感染,恶心,呕吐,腹泻,失眠。 贮存: 原药2-8℃(36-46℃)避光保存,严禁冻存。稀释后室温(15-30℃)避光保存,8小时内使用。 ------------------------------------ 产地国家:意大利 原产地英文商品名: MabCampath injection 30mg/1mL/Vial 3Vial/box 原产地英文药品名: Alemtuzumab 中文参考商品译名: MabCampath注射剂 30毫克/1毫升 3瓶/盒 中文参考药品译名: 阿仑单抗 生产厂家中文参考译名: GENZYME Srl 生产厂家英文名: GENZYME Srl ------------------------------------ 产地国家:意大利 原产地英文商品名: MabCampath injection 10mg/3mL/Vial 3Vial/box 原产地英文药品名: Alemtuzumab 中文参考商品译名: MabCampath注射剂 10毫克/3毫升 3瓶/盒 中文参考药品译名: 阿仑单抗 生产厂家中文参考译名: GENZYME Srl 生产厂家英文名: GENZYME Srl
MABCAMPATH*EV 3F 1ML 30MG/ML MABCAMPATH*EV 3F 3ML 10MG/ML ALTRI ANTINEOPLASTICI MABCAMPATH EV 3F 3ML 10MG/ML GENZYME Srl Descrizione prodotto MABCAMPATH*EV 3F 3ML 10MG/ML Principio attivo ALEMTUZUMAB Forma farmaceutica PREPARAZIONE INIETTABILE ATC livello 3 ALTRI ANTINEOPLASTICI Tipo prodotto FARMACO SOLO USO OSPEDALIERO Indicazioni terapeutiche MabCampath è indicato per il trattamento di pazienti affetti da leucemia linfocitica cronica a cellule B (B-LLC) per i quali la chemioterapia di combinazione con fludarabina non è appropriata. Composizione 1 ml contiene 10 mg di alemtuzumab Ciascuna fiala contiene 30 mg di alemtuzumab. L’alemtuzumab è un anticorpo monoclonale umanizzato anti IgG1 kappa ottenuto con tecniche di ingegneria genetica specifico per una glicoproteina (CD52) di 21-28 kD della superficie cellulare del linfocita. L’anticorpo viene prodotto in una sospensione di cellule di mammifero (ovaio del criceto cinese) in un terreno di coltura. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1. Eccipienti Sodio edetato Polisorbato 80 Potassio cloruro Potassio fosfato monobasico Sodio cloruro Sodio fosfato dibasico Acqua per preparazioni iniettabili Controindicazioni - Ipersensibilità ad alemtuzumab, a proteine di origine murina o a uno qualsiasi degli eccipienti - Pazienti che presentano infezioni sistemiche attive - Pazienti affetti da HIV - Pazienti con altre neoplasie maligne attive - Gravidanza. Posologia MabCampath deve essere somministrato sotto la supervisione di un medico esperto nell’uso della terapia oncologica. Posologia Durante la prima settimana di trattamento, MabCampath deve essere somministrato in dosi crescenti: 3 mg il 1° giorno, 10 mg il 2° giorno e 30 mg il 3° giorno, presumendo che ciascuna dose sia ben tollerata. Successivamente la dose giornaliera consigliata è di 30 mg, somministrati 3 volte alla settimana a giorni alterni fino a un massimo di 12 settimane. Nella maggior parte dei pazienti, l’incremento graduale della dose a 30 mg può essere effettuato in 3-7 giorni. Se però insorgono reazioni avverse acute da moderate a gravi, come ipotensione, rigidità, febbre, respiro corto, brividi, eruzioni cutanee e broncospasmo (alcune delle quali possono essere dovute al rilascio di citochine) alla dose di 3 mg o di 10 mg, quelle dosi devono essere ripetute giornalmente finché non siano ben tollerate prima di provare a passare alla dose successiva (vedere paragrafo 4.4). La durata mediana della terapia è stata di 11,7 settimane per i pazienti in trattamento di prima linea e 9,0 settimane per i pazienti trattati precedentemente. Quando un paziente soddisfa tutti i criteri di laboratorio e clinici per una risposta completa, la somministrazione di MabCampath deve essere interrotta e il paziente deve essere controllato regolarmente. Se un paziente migliora (cioè ottiene una risposta parziale o la patologia rimane stabile) e poi raggiunge un plateau senza ulteriore miglioramento per 4 settimane o più, la somministrazione di MabCampath deve essere interrotta e il paziente monitorato. La terapia deve essere interrotta in caso di progressione di malattia. Farmaci concomitanti Pretrattamento Si consiglia di pretrattare i pazienti con steroidi orali o per endovena, un antistaminico e un analgesico appropriati, 30-60 minuti prima di ciascuna infusione di MabCampath durante l’aumento graduale della dose e successivamente secondo le indicazioni cliniche (vedere paragrafo 4.4). Antibiotici profilattici Antibiotici e farmaci antivirali devono essere somministrati abitualmente a tutti i pazienti nel corso della terapia e dopo la terapia (vedere paragrafo 4.4). Linee guida alla modificazione del dosaggio Dato il meccanismo d’azione di MabCampath, non esistono modificazioni della dose raccomandate in caso di linfopenia grave. In caso di grave infezione o grave tossicità ematologica, la somministrazione di MabCampath deve essere interrotta fino a risoluzione dell’evento. Si consiglia di interrompere la somministrazione di MabCampath nei pazienti la cui conta piastrinica scende a < 25.000/ml o la cui conta assoluta dei neutrofili (ANC) scende a < 250/ml. La somministrazione di MabCampath può essere ripresa dopo la risoluzione dell’infezione o della tossicità. MabCampath deve essere sospeso permanentemente se insorge anemia autoimmune o trombocitopenia autoimmune. La seguente tabella delinea le procedure consigliate per la modificazione della dose in caso di tossicità ematologica durante la terapia:
Valori ematologici |
Modificazioni del dosaggio* |
ANC < 250/mcl e/o conta piastrinica ≤25.000/mcl |
Prima insorgenza: |
Sospendere la terapia con MabCampath. Riprendere la somministrazione di MabCampath a 30 mg quando ANC ≥ 500/mcl e conta piastrinica ≥ 50.000/mcl. |
Seconda insorgenza: |
Sospendere la terapia con MabCampath. Riprendere la somministrazione di MabCampath a 10 mg quando ANC ≥ 500/mcl e conta piastrinica ≥ 50.000/mcl. |
Terza insorgenza: |
Interrompere definitivamente la terapia con MabCampath. |
Diminuzione ≥ 50% del valore basale in pazienti che iniziano la terapia con una ANC basale ≤ 250/mcl e/o una conta piastrinica ≤ 25.000/mcl |
Prima insorgenza: |
Sospendere la terapia con MabCampath. Riprendere la somministrazione di MabCampath a 30 mg una volta tornati ai valori basali. |
Seconda insorgenza: |
Sospendere la terapia con MabCampath. Riprendere la somministrazione di MabCampath a 10 mg una volta tornati ai valori basali. |
Terza insorgenza: |
Interrompere definitivamente la terapia con MabCampath. | Se l’intervallo fra le somministrazioni è ≥ 7 giorni, iniziare la terapia con MabCampath a 3 mg e aumentare il dosaggio a 10 mg e poi a 30 mg in base alla tollerabilità individuale. Popolazioni speciali Anziani (oltre 65 anni d’età) Si devono seguire le stesse raccomandazioni indicate per gli adulti. I pazienti anziani devono essere controllati con attenzione (vedere paragrafo 4.4). Pazienti con insufficienza renale o epatica Non sono stati condotti studi. Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di MabCampath nei bambini di età inferiore ai 17 anni non sono state stabilite. Modo di somministrazione La soluzione MabCampath deve essere preparata in base alle istruzioni riportate al paragrafo 6.6. Tutte le dosi devono essere somministrate mediante infusione endovenosa nell’arco di 2 ore circa. Avvertenze e precauzioni Le reazioni avverse acute, che possono verificarsi durante l’iniziale incremento graduale della dose e che possono in alcuni casi essere dovute al rilascio di citochine, comprendono ipotensione, brividi/rigidità, febbre, respiro corto ed eruzioni cutanee. Ulteriori reazioni includono nausea, orticaria, vomito, affaticamento, dispnea, cefalea, prurito, diarrea e broncospasmo. La frequenza delle reazioni all’infusione è massima durante la prima settimana di terapia e diminuisce nella seconda o terza settimana di trattamento sia in pazienti trattati con MabCampath come terapia di prima linea sia in pazienti trattati precedentemente. Se questi eventi sono di entità da moderata a grave, la somministrazione deve poi continuare alla stessa dose prima di ogni incremento, con un’appropriata premedicazione, finché ciascuna dose non sia ben tollerata. Se la terapia viene sospesa per oltre 7 giorni, la somministrazione di MabCampath deve essere ripresa con aumento graduale della dose. Nei pazienti trattati con MabCampath si è verificata ipotensione transitoria. È necessario prestare cautela nel trattamento di pazienti affetti da cardiopatia ischemica, angina e/o in pazienti trattati con un farmaco antipertensivo. In questo gruppo di pazienti sono stati osservati infarto miocardico e arresto cardiaco in associazione con l’infusione di MabCampath. La valutazione e il monitoraggio continuo della funzione cardiaca (ad es. ecocardiogramma, frequenza cardiaca e peso corporeo) devono essere considerati nei pazienti precedentemente trattati con agenti potenzialmente cardiotossici. Si raccomanda di pretrattare i pazienti con steroidi orali o per endovena 30-60 minuti prima di ciascuna infusione di MabCampath a ogni successivo aumento di dose e come clinicamente indicato. Gli steroidi possono essere interrotti come opportuno quando è stato raggiunto l’incremento graduale della dose. Si può inoltre somministrare un antistaminico orale, ad es. 50 mg di difenidramina, e un analgesico, ad es. 500 mg di paracetamolo. Nel caso in cui persistano le reazioni acute all’infusione, il tempo d’infusione può essere esteso fino a un massimo di 8 ore dal momento della ricostituzione di MabCampath in soluzione per l’infusione. Una grave deplezione di linfociti è tra gli effetti farmacologici previsti di MabCampath, e può essere prolungata. Le conte dei linfociti T CD4 e CD8 iniziano a salire dall’ottava-dodicesima settimana durante il trattamento e continuano a migliorare per diversi mesi dopo la sospensione della terapia. Nei pazienti che ricevono MabCampath come terapia di prima linea il tempo mediano per il recupero delle conte dei CD4+ a ≥ 200 cellule/mcl è pari a 6 mesi post-trattamento. Tuttavia, a 2 mesi post-trattamento la mediana è pari a 183 cellule/mcl. In pazienti riceventi MabCampath trattati precedentemente, il tempo mediano per raggiungere un livello di 200 cellule/mcl è di 2 mesi dopo l’ultima infusione con MabCampath, ma possono essere necessari più di 12 mesi per avvicinarsi ai livelli di pretrattamento. Ciò può predisporre i pazienti a infezioni opportunistiche. Si consiglia vivamente di iniziare la profilassi antinfettiva (ad es., 1 compressa di trimetoprim/sulfametoxazolo due volte al giorno, 3 volte alla settimana, o altra profilassi contro la polmonite da Pneumocystis jiroveci (PCP) e un efficace agente orale anti-herpes, come famciclovir, 250 mg due volte al giorno) durante la terapia fino a quando la conta di CD4+ si è ristabilita a 200 cellule/mcl o a livelli superiori e comunque per un periodo minimo di 2 mesi dopo il completamento della terapia con MabCampath. Esiste un maggior rischio di complicazioni dovute a infezioni a seguito di trattamento con molteplici agenti chemioterapici o biologici. Dato il potenziale di malattia da trapianto contro l’ospite associata alla trasfusione (TAGVHD), si raccomanda che i pazienti trattati con MabCampath ricevano prodotti ematici irradiati. La viremia da citomegalovirus (CMV) asintomatica positiva nei test di laboratorio non deve essere necessariamente considerata un’infezione grave che richieda l’interruzione della terapia. Effettuare una valutazione clinica continua in caso di infezione da CMV sintomatica durante il trattamento con MabCampath e per almeno 2 mesi dopo il completamento del trattamento. Neutropenia transitoria di grado 3° o 4° si verifica molto comunemente entro 5-8 settimane dall’inizio della terapia. Trombocitopenia transitoria di grado 3° o 4° si verifica molto comunemente durante le prime 2 settimane di terapia e inizia poi a migliorare nella maggior parte dei pazienti. Per questo motivo è indicato il monitoraggio ematologico dei pazienti. Se insorge una grave tossicità ematologica, il trattamento con MabCampath deve essere interrotto fino a risoluzione dell’evento. Il trattamento può essere ripreso dopo la risoluzione della tossicità ematologica (vedere paragrafo 4.2). MabCampath deve essere sospeso permanentemente se insorge anemia autoimmune o trombocitopenia autoimmune. La conta ematica totale e la conta piastrinica devono essere effettuate a intervalli regolari durante la terapia con MabCampath e più spesso nei pazienti che sviluppano citopenie. Non si consiglia il monitoraggio regolare e sistemico dell’espressione del CD52 come normale pratica clinica. Se però si considera la ripetizione del trattamento, può essere prudente confermare la presenza dell’espressione del CD52. I dati disponibili relativi ai pazienti trattati in prima linea con MabCampath non indicano perdita di espressione del CD52 intorno in occasione della progressione della malattia o del decesso. I pazienti possono avere reazioni allergiche o d’ipersensibilità a MabCampath e agli anticorpi monoclonali murini o chimerici. È necessario disporre di prodotti medicinali per il trattamento delle reazioni di ipersensibilità ed essere pronti a istituire misure di emergenza nell’eventualità di una reazione durante l’infusione del medicinale (vedere paragrafo 4.2). Donne e uomini potenzialmente fertili devono usare misure anticoncezionali opportune durante il trattamento e per 6 mesi dopo la terapia con MabCampath (vedere paragrafi 4.6 e 5.3). Non sono stati condotti studi per esaminare specificatamente l’effetto dell’età sulla distribuzione e tossicità di MabCampath. In generale, i pazienti più anziani (oltre i 65 anni d’età) tollerano la terapia citotossica meno bene dei soggetti giovani. Poiché la leucemia linfocitica cronica (LLC) si verifica comunemente nella fascia d’età più anziana, tali pazienti devono essere monitorati attentamente (vedere paragrafo 4.2). Negli studi su pazienti in trattamento di prima linea e trattati precedentemente non sono state osservate differenze sostanziali nella sicurezza e nell’efficacia in relazione all’età, tuttavia i database sono di dimensioni limitate. Interazioni Sebbene non siano stati effettuati studi di interazione con MabCampath, non esistono interazioni clinicamente significative conosciute di MabCampath con altri prodotti medicinali. Poiché MabCampath è una proteina ricombinante umanizzata, non si prevedono interazioni farmaco-farmaco mediate dal P450. Si consiglia tuttavia di non somministrare MabCampath entro 3 settimane dalla somministrazione di altri agenti chemioterapici. Sebbene non esistano studi specifici, è sconsigliata la somministrazione di vaccini virali vivi per almeno 12 mesi dopo la fine della terapia con MabCampath. La capacità di indurre una risposta umorale primaria o anamnestica a qualsiasi vaccino non è stata studiata. Effetti indesiderati Le tabelle seguenti riportano le reazioni avverse in accordo con la classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA (MedDRA SOC). Le frequenze sono basate sui dati ottenuti negli studi clinici. Viene utilizzato il termine MedDRA più appropriato per descrivere una particolare reazione, i suoi sinonimi e le condizioni affini. Le frequenze sono definite come: molto comuni (≥ 1/10), comuni (da ≥ 1/100 a < 1/10), non comuni (da ≥ 1/1.000 a < 1/100), rare (da ≥ 1/10.000 a < 1/1.000), molto rare (< 1/10.000). Non sono disponibili informazioni per eventi insorti con frequenze inferiori, a causa delle dimensioni della popolazione studiata, n=147 nel caso di pazienti in trattamento di prima linea e n=149 nel caso di pazienti trattati precedentemente. Le reazioni avverse più frequenti, correlate alla somministrazione di MabCampath, sono: reazioni all’infusione (piressia, brividi, ipotensione, orticaria, nausea, rash, tachicardia, dispnea), citopenie (neutropenia, linfopenia, trombocitopenia, anemia), infezioni (viremia da CMV, infezione da CMV, altre infezioni), sintomi gastrointestinali (nausea, vomito, dolore addominale) e sintomi neurologici (insonnia, ansia). Le reazioni avverse più frequenti sono: citopenie, reazioni all’infusione e immunosoppressioni/infezioni. Effetti indesiderati in pazienti in trattamento di prima linea I dati di sicurezza nei pazienti con B-CLL in trattamento di prima linea sono basati sulle reazioni avverse osservate durante lo studio su 147 pazienti arruolati in uno studio randomizzato e controllato su MabCampath come agente in monoterapia somministrato per via endovenosa tre volte a settimana a una dose di 30 mg per un massimo di 12 settimane, incluso un periodo di aumento graduale della dose. Circa il 97% dei pazienti in trattamento di prima linea ha manifestato reazioni avverse; le reazioni riportate più comunemente in questi pazienti si sono verificate generalmente nella prima settimana di terapia. Nell’ambito di ciascun gruppo di frequenza gli effetti indesiderati osservati durante il trattamento o entro 30 giorni dopo la conclusione del trattamento con MabCampath sono presentati in ordine di gravità decrescente.
Classificazione per sistemi e organi |
Molto comuni |
Comuni |
Non comuni |
Infezioni ed infestazioni |
Viremia da citomegalovirus |
Polmonite |
Sepsi |
Infezione da citomegalovirus |
Bronchite |
Batteriemia da stafilococco |
|
Faringite |
Tubercolosi |
Candidiasi orale |
Broncopolmonite |
|
Herpes oftalmico |
Infezione da streptococco beta emolitico |
Candidiasi |
Candidiasi genitale |
Infezione delle vie urinarie |
Cistite |
Tinea corporis |
Nasofaringite |
Rinite |
Patologie del sistema emolinfopoietico |
|
Neutropenia febbrile |
Agranulocitosi |
Neutropenia |
Linfopenia |
Leucopenia |
Linfoadenopatia |
Trombocitopenia |
Epistassi |
Anemia |
|
Disturbi del sistema immunitario |
|
|
Reazione anafilattica |
Ipersensibilità |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione |
|
Calo ponderale |
Sindrome da lisi tumorale |
|
Iperglicemia |
Calo delle proteine totali |
Anoressia |
Disturbi psichiatrici |
|
Ansia |
|
Patologie del sistema nervoso |
|
Sincope |
Vertigini |
Capogiri |
|
Tremore |
Parestesia |
Ipoestesia |
Cefalea |
Patologie dell’occhio |
|
|
Congiuntivite |
Patologie cardiache |
|
Cianosi |
Arresto cardiaco |
Bradicardia |
Infarto miocardico |
Tachicardia |
Angina pectoris |
Tachicardia sinusale |
Fibrillazione atriale |
|
Aritmia sopraventricolare |
Bradicardia sinusale |
Extrasistoli sopraventricolari |
Patologie vascolari |
Ipotensione |
Ipertensione |
Ipotensione ortostatica |
|
|
Vampate di calore |
Vampate |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche |
|
Broncospasmo |
Ipossia |
Dispnea |
Effusione pleurica |
|
Disfonia |
Rinorrea |
Patologie gastrointestinali |
Nausea |
Vomito |
Ileo |
|
Dolore addominale |
Fastidio a livello orale |
|
Fastidio allo stomaco |
Diarrea |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo |
Orticaria |
Dermatite allergica |
Rash pruriginoso |
Rash |
Prurito |
Rash maculare |
Iperidrosi |
Rash erimatoso |
Eritema |
Dermatite |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo |
|
Mialgia |
Dolore osseo |
Dolore muscoloscheletrico |
Artralgia |
Mal di schiena |
Dolore toracico muscoloscheletrico |
Spasmi muscolari |
Patologie renali e urinarie |
|
|
Riduzione del flusso urinario |
Disuria |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione |
Febbre |
Affaticamento |
Infiammazione della mucosa |
Brividi |
Astenia |
Eritema al sito di infusione |
|
|
Edema localizzato |
Edema al sito di infusione |
Malessere | Sono state riportate reazioni acute all’infusione comprendenti febbre, brividi, nausea, vomito, ipotensione, affaticamento, rash, orticaria, dispnea, cefalea, prurito e diarrea. La maggioranza di queste reazioni ha una gravità da lieve a moderata. Reazioni acute all’infusione si hanno solitamente nella prima settimana di trattamento, dopodichè diminuiscono sostanzialmente. Reazioni all’infusione di grado 3 o 4 sono non comuni dopo la prima settimana di terapia. Effetti indesiderati nei pazienti trattati precedentemente I dati di sicurezza nei pazienti con B-CLL trattati precedentemente sono basati su 149 pazienti arruolati in studi a braccio singolo su MabCampath (Studi 1, 2, e 3). Ci si aspetta che più dell’80% dei pazienti trattati precedentemente manifestino reazioni avverse; le reazioni più comunemente riportate si manifestano durante la prima settimana di trattamento. Nell’ambito di ciascun gruppo di frequenza gli effetti indesiderati sono presentati in ordine di gravità decrescente.
Classificazione per sistemi e organi |
Molto comuni |
Comuni |
Non comuni |
Infezioni ed infestazioni |
Sepsi |
Infezione da citomegalovirus |
Infezione batterica |
Polmonite |
Infezione da Pneumocystis jiroveci |
Infezione virale |
Herpes simplex |
Polmonite |
Dermatite micotica |
|
Infezione micotica |
Laringite |
Candidiasi |
Rinite |
Herpes zoster |
Onicomicosi |
Ascesso |
|
Infezione delle vie urinarie |
Sinusite |
Bronchite |
Infezione delle vie respiratorie superiori |
Faringite |
Infezione |
Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi) |
|
|
Patologia tipo linfoma |
Patologie del sistema emolinfopoietico |
Granulocitopenia |
Neutropenia febbrile |
Aplasia del midollo osseo |
Trombocitopenia |
Pancitopenia |
Coagulazione intravascolare disseminata |
Anemia |
Leucopenia |
Anemia emolitica, |
|
Linfopenia |
Aptoglobina ridotta |
Porpora |
Depressione del midollo osseo |
|
Epistassi |
Sanguinamento gengivale |
Anormalità dei test ematologici |
Disturbi del sistema immunitario |
|
|
Reazioni allergiche |
Gravi reazioni anafilattiche e altre reazioni di ipersensibilità |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione |
Anoressia |
Iponatremia |
Ipocaliemia |
|
Ipocalcemia |
Aggravamento del diabete mellito |
Calo ponderale |
|
Disidratazione |
Sete |
Disturbi psichiatrici |
|
Confusione |
Depersonalizzazione |
Ansia |
Turbe della personalità |
Depressione |
Pensiero anormale |
Sonnolenza |
Impotenza |
Insonnia |
Nervosismo |
Patologie del sistema nervoso |
Cefalea |
Vertigini |
Sincope |
|
Capogiri |
Andatura anormale |
Tremore |
Distonia |
Parestesia |
Iperestesia |
Ipoestesia |
Neuropatia |
Ipercinesia |
Alterazioni del gusto |
Perdita del gusto |
|
Patologie dell’occhio |
|
Congiuntivite |
Endoftalmite |
Patologie dell’orecchio e del labirinto |
|
|
Sordità |
Tinnito |
Patologie cardiache |
|
Palpitazioni |
Arresto cardiaco |
Tachicardia |
Infarto miocardico |
|
Fibrillazione atriale |
Tachicardia sopraventricolare |
Aritmia |
Bradicardia |
ECG anormale |
Patologie vascolari |
Ipotensione |
Ipertensione |
Ischemia periferica |
|
Vasospasmo |
|
Vampate |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche |
Dispnea |
Ipossia |
Stridore |
|
Emottisi |
Tensione della gola |
Broncospasmo |
Infiltrazione polmonare |
Tosse |
Versamento pleurico |
|
Riduzione dei rumori respiratori |
Alterazione respiratoria |
Patologie gastrointestinali |
Vomito |
Emorragia gastrointestinale |
Gastroenterite |
Nausea |
Stomatite ulcerativa |
Ulcerazione della lingua |
Diarrea |
Stomatite |
Gengivite |
|
Dolore addominale |
Singhiozzo |
Dispepsia |
Eruttazione |
Stipsi |
Bocca secca |
Flatulenza |
|
Patologie epatobiliari |
|
Funzione epatica anormale |
|
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo |
Prurito |
Eruzione bollosa |
Rash maculopapuloso |
Orticaria |
Rash eritematoso |
Alterazioni cutanee |
Rash |
|
|
Iperidrosi |
Patologie del sistema muscoloschele-trico e del tessuto connettivo |
|
Artralgia |
Dolore degli arti inferiori |
Mialgia |
Ipertonia |
Dolore scheletrico |
|
Mal di schiena |
Patologie renali e urinarie |
|
|
Ematuria |
Incontinenza urinaria |
Riduzione del flusso urinario |
Poliuria |
Alterazione della funzionalità renale |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione |
Brividi |
Dolore toracico |
Edema polmonare |
Febbre |
Sintomi simil-influenzali |
Edema periferico |
Affaticamento |
Mucosite |
Edema periorbitale |
|
Edema della bocca |
Ulcerazione della mucosa |
Edema |
Livido al sito di infusione |
Astenia |
Dermatite al sito di infusione |
Malessere |
Dolore al sito di infusione |
Sensazione di cambio di temperatura |
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Reazione al sito di infusione |
Dolore | Effetti indesiderati osservati durante la sorveglianza post-marketing Reazioni all’infusione: sono state osservate reazioni gravi e talvolta fatali, inclusi broncospasmo, ipossia, sincope, infiltrati polmonari, sindrome da stress respiratorio acuto (ARDS), arresto respiratorio, infarto miocardico, aritmia, scompenso cardiaco acuto e arresto cardiaco. In seguito alla somministrazione di MabCampath sono stati riportati casi di gravi reazioni anafilattiche e altre reazioni di ipersensibilità, compresi shock anafilattico e angioedema. Questi sintomi possono essere migliorati o evitati con l’utilizzo della premedicazione e dell’incremento graduale della dose (vedere paragrafo 4.4). Infezioni e infestazioni: si sono verificate gravi, e talvolta fatali, infezioni virali (ad es. adenovirus, parainfluenza, epatite B, leucoencefalopatia multifocale progressiva (LMP)), batteriche (incluse tubercolosi e micobatteriosi atipica, nocardiosi), protozoarie (ad es. toxoplasma gondii) e micotiche (ad es. mucormicosi rinocerebrale), incluse quelle dovute a riattivazione di infezioni latenti, durante la sorveglianza dopo l’immissione in commercio. La terapia profilattica antinfettiva consigliata sembra essere efficace nel ridurre il rischio di infezioni di polmonite da Pneumocystis jiroveci (PCP) e di herpes (vedere paragrafo 4.4). Sono stati riportati disordini linfoproliferativi, in alcuni casi fatali, associati all’EBV. Patologie del sistema emolinfopoietico: sono state riportate gravi reazioni emorragiche. Disturbi del sistema immunitario: sono stati riportati gravi, e talvolta fatali, fenomeni autoimmuni, inclusi anemia emolitica autoimmune, trombocitopenia autoimmune, anemia aplastica, sindrome di Guillain Barré e la sua forma cronica, poliradiculoneuropatia cronica infiammatoria demielinizzante. È stato anche osservato un esito positivo per il test di Coombs. È stata inoltre riportata malattia fatale da trapianto contro l’ospite associata alla trasfusione (TAGVHD). Disturbi del metabolismo e della nutrizione: è stata segnalata la sindrome da lisi tumorale con esito fatale. Patologie del sistema nervoso: è stata segnalata l’emorragia intracranica con esito fatale in pazienti con trombocitopenia. Patologie cardiache: Scompenso cardiaco congestizio, cardiomiopatia e ridotta frazione di eiezione sono stati riportati nei pazienti già trattati con agenti potenzialmente cardiotossici. Gravidanza e allattamento Gravidanza MabCampath è controindicato durante la gravidanza. Dato che le IgG umane attraversano la barriera placentare, anche MabCampath potrebbe potenzialmente attraversarla e causare la deplezione dei linfociti B e T del feto. Non sono stati condotti studi sulla riproduzione animale. Non si sa se MabCampath possa provocare danni al feto se somministrato a una donna durante la gravidanza. Sia donne che uomini potenzialmente fertili devono usare misure anticoncezionali efficaci durante il trattamento e per 6 mesi dopo la terapia con MabCampath (vedere paragrafo 5.3). Allattamento Non si sa se MabCampath venga escreto nel latte materno. Se si rende necessario il trattamento, l’allattamento deve essere interrotto durante il trattamento e per almeno 4 settimane dopo la terapia con MabCampath. Fertilità Non si sono condotti studi su MabCampath riguardo a un suo eventuale impatto sulla fertilità. Non è noto se MabCampath possa incidere sulla capacità riproduttiva umana (vedere paragrafo 5.3). Conservazione Conservare in frigorifero (2°C-8°C). Non congelare. Conservare il medicinale nella confezione originale per proteggerlo dalla luce. Per le condizioni di conservazione del medicinale ricostituito, vedere paragrafo 6.3. |